NEWS del 20 marzo 2018 – Grave infortunio occorso sullo yacht Lutetia della Azure Embark s.r.l. il 28 giugno 2017, ieri la locale autorità marittima di Lipari ha aperto l’inchiesta formale

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   Ieri il T.V. (CP) Paolo Margadonna, comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, ha dato inizio alla inchiesta formale sul grave infortunio accaduto sullo yacht Lutetia (bandiera italiana) della Azure Embark s.r.l., il 28 giugno 2017. Il comandante della locale autorità marittima in qualità di polizia giudiziaria avrebbe dovuto aprire l’indagine il giorno stesso dell’incidente, avrebbe potuto farlo dopo la segnalazione denuncia dei legali della Sig.na Orlova, invece lo ha fatto a seguito della nostra news del 18 marzo .  Si potrebbe pensare “meglio tardi che mai”, noi molto pacatamente aspettiamo le indagini ed il parere della Procura della Repubblica al fine di capire se il comportamento del Margadonna è di natura legale o omertoso.

In questa news ci occuperemo del “comandante” dello yacht Lutetia     Francesco Cannone, nei giorni successivi scriveremo accuratamente dell’armatore Manuel Siclari        e della sua “assistente” certa     Giulia Di Leo ed anche di altri insospettabili soggetti che nella vicenda hanno avuto un ruolo primario, tanto quanto quello del comandante.

L’hostess Anastasia Orlova veniva impiegata anche come cuoca, donna delle pulizie interne e interprete. Ricordiamo che parla correntemente Inglese, Francese, Russo, Polacco, Ucraino e qualche idioma che adesso ci sfugge. Gli ospiti passeggeri delle imbarcazioni, adibite a charter della Azure Embark, sono di varie nazionalità ed una figura professionale come la nostra socia Anastasiia più che utile è indispensabile.

Non ci soffermiamo sull’incidente, saremo più precisi in occasione della prossima conferenza stampa che terrà la stessa dottoressa Orlova, ci limitiamo a scrivere che mentre era impegnata a rassettare accappatoi e quant’altro lasciato incustodito e in disordine dai passeggeri, l’hostess Orlova è scivola rovinosamente dalla scala interna procurandosi  una frattura scomposta terzo distale femore sx, ferite l.c. cuio capelluto regione occipiti-parietale con frattura incompleta della teca cranica corrispondente, anemia emorragica. Ha subito una serie di interventi medico chirurgici . Al danno la beffa, la nostra socia non ha ricevuto ad oggi un solo centesimo perchè nessuno ha dichiarato l’accaduto all’INAIL e all’INPS. Lo avrebbero dovuto fare in tanti superando la prognosi medica i 30 giorni, ma di questi soggetti scriveremo nei prossimi giorni.

Tornando al “comandante” Francesco Cannone, ebbene è arrivata sotto bordo una ambulanza, poi ripartita a sirene spiegate in codice rosso verso il nosocomio di Lipari, sulla stessa ambulanza è salito un marinaio della imbarcazione al suo comando e lui il “comandante” cosa si comporta? Lui, il Cannone, viene meno all’art. 60 del Decreto Legislativo 18 luglio 2005, n.171 (Codice della Navigazione del diporto) che lo obbliga a redigere denuncia di evento straordinario.

La Procura della Repubblica stabilirà le sue responsabilità, siano esse di origine penale e civile, da parte nostra auspichiamo di vedere lui. l’armatore ed altri omertosi, a breve, dietro la sbarra degli imputati in un’aula di tribunale. Molto obiettivamente crediamo le prove a loro carico siano schiaccianti, basterebbe solo leggere il rapporto che il personale del 118 ha approntato sia per il tragitto in ambulanza che il successivo trasferimento in elicottero dal momento che i soggetti coinvolti negano i fatti.

Sig. Francesco Cannone, volutamente scrivendo di lei abbiamo messo le virgolette tra il titolo abilitativo di comandante,  in questo caso auspichiamo che le preposte autorità le neghino la abilitazione al comando perchè lei ha ridicolizzato e disonorato la nostra marineria.

COSMAR chiede ai propri soci di sostenere questa giusta causa con ogni mezzo, facendo anche uso del passa parola. Vogliamo anche sensibilizzare la nostra marineria affinchè si iscriva a COSMAR perchè possa continuare ad avere la forza di denunciare .  Per informazioni scrivere a segreteria@cosmar.org  o chiamare il 329 455 5682

Giorgio Blandina

 

 

 

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