News del 18 marzo 2018 – Grave incidente a bordo a Lipari, il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo non vede, non sente e non parla.

non-vedo-non-sento-non-parlo

   Il 17 giugno del 2017, l’hostess signorina Anastasia Orlova,   membro dell’equipaggio della imbarcazione da diporto ad uso commerciale Aicon 75 Fly “Lutetia” battente bandiera italiana e registrata al n. PA2851D, armata e di proprietà di Azure Embark Srl il cui rappresentante legale è Manuel Siclari, dicevamo l’hostess signorina Orlova, è stata vittima di un grave sinistro causato da accidentale caduta a bordo.

  Veniva trasportata dall’ambulanza in codice rosso presso il nosocomio di Lipari e poi, causa la gravità della situazione clinica, via elicottero presso l’Ospedale Policlinico G. Martino di Messina.

Con questa news vogliamo solo cercare di capire quale atteggiamento ha assunto la locale autorità marittima che ricordiamo essere organo di polizia giudiziaria. Nelle news successive ci occuperemo degli altri soggetti coinvolti in questa deplorevole, quanto triste storia che disonora la nostra marineria e priva di dignità la nostra socia Anastasia. Scopriremo che i soggetti coinvolti vanno ben oltre il comandante (Francesco Cannone) della imbarcazione e l’armatore (Manuel Siclari), per i quali, gli uni e gli altri, ci assicureremo vederli a breve dietro la sbarra degli imputati in un’aula di tribunale.

Il nostro collegio difensivo, formato da avvocati di fama internazionale, invia una istanza al comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo , T.V. (CP) Paolo Margadonna, nella quale si legge”…omissis… rivolgono istanza, in quanto soggetti interessati all’avvenimento, a codesta Amministrazione affinché, ai sensi e per gli effetti della legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni e del D.P.R. 12 aprile 2006 n. 184 e della Circolare del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 258416 in data 4 novembre 1992, voglia loro acconsentire l’accesso alla documentazione ed evidenze tecniche relative al sinistro e rilasciare copia in carta libera della denuncia di evento straordinario redatta dal Comandante ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 60 del Decreto Legislativo 18 luglio 2005, n. 171 (Codice della Nautica da diporto), nonché verbali conclusivi delle eventuali inchieste condotte sul sinistro in esame, nonché confermare l’attuale pendenza di Inchiesta Formale presso la competente Direzione Marittima di Catania”; prosegue: “La presente comunicazione è da intendersi anche quale denuncia all’Autorità Locale di Pubblica Sicurezza di cui all’art. 54 del DPR 1124/1965, in assenza di previa comunicazione da parte dell’INAIL”.

Ecco la risposta del T.V. (CP) Paolo Margadonna: ” In relazione a quanto richiesto con le note sopra emarginate si rende noto che, presso gli uffici del comando in attestazione, non sono mai pervenuti atti relativi l’infortunio di cui in argomento“.  In poche parole il Margadonna ci dice che nessuno gli ha detto nulla per cui lui non se ne preoccupa .  Sarebbe come dire che se Pinco Pallino uccide a pallettoni una famiglia intera, nessuno indaga finché lui stesso non si reca dalla autorità giudiziaria a raccontare il fatto. Non solo, i nostri eccellenti legali, nella loro istanza presentano formale denuncia al Margadonna in qualità di ufficiale di polizia giudiziaria. A questo punto si dovrebbe pensare che il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo abbia aperto una indagine, niente, ancora non vi è evidenza di operatività da parte sua.

Detto quanto sopra, ci viene anche da pensare come può accadere che a Lipari una ambulanza in codice rosso, quindi a sirene spiegate, non viene vista e sentita ed anche l’elicottero del 118 non viene visto e sentito. Pur volendo mettere una pietra tombale sul modus operandi dei sindacati e dei media per i quali nulla è accaduto, ma come può un uomo di legge, tale è il comandante T.V. (CP) Paolo Margadonna comportarsi come le tre scimmiette ? Come COSMAR auspichiamo che il Comando Generale del Corpo delle capitanerie di porto dia vita ad una commissione interna d’inchiesta.

Come abbiamo scritto all’inizio, sono molti i soggetti coinvolti e per adesso ci fermiamo qui con la assicurazione che nulla di quanto è a nostra conoscenza sarà taciuto

Appena trascorse le prossime festività pasquali organizzeremo una conferenza stampa in quel di Messina dove la nostra socia Dott.ssa Anastasia Orlova (hostess vittima) racconterà per filo e per segno quanto le è accaduto e le sofferenze che ancora oggi sta subendo a causa di una invalidità che, si preannuncia, la accompagnerà per tuttta la sua esistenza.

Giorgio Blandina

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest

Lascia un commento