News del 30 ottobre 2019 – Tragedia Sansovino: chi sono gli imputati? A chi è rimasto il cerino in mano ?

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  Tragedia “Sansovino”: cinque rinvii a giudizio, i marittimi morirono per esalazioni tossiche

Si e’ conclusa con cinque rinvii a giudizio e un patteggiamento l’udienza preliminare per la tragedia della nave “Sansovino”, l’incidente del 29 novembre 2016, al molo Norimberga del porto di Messina, in cui persero la vita tre marittimi, Cristian Micalizzi di Messina, Gaetano D’Ambra di Lipari e Santo Parisi di Terrasini.

Il gup Simona Finocchiaro ha rinviato a giudizio quattro persone piu’ una societa’. Sono stati rinviati a giudizio Luigi Genghi, armatore della motonave Sansovino, Domenico Ciccio’, ispettore tecnico della societa’ Caronte &Tourist Isole Minori, Fortunato De Falco, direttore di macchina, Josue’ Agrillo Dpa della società di gestione Seastar Shipping Navigation Ltd, societa’ deputata al controllo ed alla verifica della corrette attuazione delle procedure previste dal manuale di gestione della sicurezza a bordo della Sansovino, infine la societa’ Caronte& Tourist Isole minori spa.

Il processo comincera’ il 5 dicembre prossimo davanti alla seconda sezione del giudice monocratico. Ha scelto la strada del patteggiamento il comandante della nave Salvatore Virzi’, assistito dai principi del foro avvocati Fumagalli, Mastropasqua e Vergani (collaborano con COSMAR), che ha concordato 2 anni, pena sospesa. Omicidio colposo e violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro sono le accuse contestate a vario titolo.

L’inchiesta, coordinata dai sostituti procuratori Marco Accolla, Roberto Conte e Federica Rende, ha concluso che i tre marittimi morirono a causa delle esalazioni tossiche.

  Insomma dei componenti l’equipaggio il cerino in mano è rimasto solo al direttore di macchina Fortunato De Falco assistito dall’avvocato Pierfrancesco Lembo del Foro di Reggio Calabria.

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