NEWS del 24 settembre 2020 – Che si rispetti la MLC 2006 e si provveda al rimpatrio dei nostri connazionali da mesi in rada a Huanghua (Cina)

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   Sulla nave Mba Giovanni, della Michele Bottiglieri Armatore SpA, in rada in Cina sono imbarcati 19 marittimi, 6 dei quali sono italiani e gli altri filippini, tutti stremati per il periodo d’imbarco che è arrivato per alcuni quasi al triplo di quanto prevede la normativa ILO-MLC 2006 che ricordiamo non essere stata sospesa. Quattro lavoratori sono a bordo da 14 mesi, 5 da oltre 12 mesi e il comandante  da 11 mesi. Ormeggio previsto per sbarco del carbone ad inizio 2021 ed in ogni caso, stante la situazione sanitaria attuale, non sarà autorizzato, in quel porto, l’avvicendamento dell’equipaggio.

Il comandante e gli altri componenti l’equipaggio stanno  dimostrando di tenere un contegno virtualmente dignitoso e pur non volendo loro puntare il dito accusatorio contro qualcuno, siamo noi di COSMAR che asseriamo qualcosa si sarebbe potuto fare e non si è fatto.

La nave era partita da Gladstone (Australia) con un carico di carbone con destinazione Cina. Buona parte dell’equipaggio aveva superato il periodo d’imbarco contrattualmente previsto. Nel corso della navigazione si sarebbero potuti considerare due diversi scali per l’avvicendamento dell’equipaggio,  Hong Kong e Yosu (Sud Korea). Proprio in Sud Korea la nave si è rifornita di bunker e allora ci domandiamo per quale ragione non si è provveduto ad avvicendare almeno i membri dell’equipaggio che da più tempo erano a bordo sapendo che in Cina nulla si sarebbe potuto fare. Per la cronaca in quello stesso porto del Sud Korea è sbarcato il 1° ufficiale di macchina per malattia.

Il Comandante ed al suo equipaggio meritano un “bravo”, non così per il management della Società di Navigazione che avrebbe potuto e dovuto   gestire questa situazione in maniera molto più accorta.

Laddove vi è un problema lo stesso è soggetto a soluzione, altrimenti vorrebbe significare che il problema non esiste e non è questo il caso qui  esposto.

Coloro i quali possono e che devono, si rimboccchino le maniche e si mettano al lavoro senza altro indugio e sopra tutto con autorevolezza anteponendo la salute degli equipaggi al mero tornaconto economico.

 

 

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